Il decesso e la responsabilità

Il decesso e la responsabilità.

Quando si riceve l’incarico di analisi di un decesso è necessario avviare una valutazione preliminare di fattibilità.

È un atto cruciale per il quale è necessaria sapienza medicolegale e saggezza.

Il decesso spesso ha una responsabilità e uno dei compiti che mi prefiggo è tutelare il committente perché non tutti i dati possono essere sufficienti per il ragionamento medico legale e ciò esporrebbe al rischio di soccombenza chi pensa di aver ragione.

E’ quindi cruciale che il professionista abbia esperienza clinica “sul campo” ma che abbia anche quella formazione medicolegale che contribuisce ad un’analisi responsabile che spesso è figlia della meticolosità e del sapere profondo, dello studio e del confronto. 

Nel mio studio in cui lavorano 26 medici specialisti e 20 avvocati si dialoga, si analizza, si lavora con profondità e acume, ci si diverte a volte ma più spesso si fanno le ore tarde perchè gli aspetti da studiare sono numerevoli e nulla deve essere trascurato.

La responsabilità omissiva e/o commissiva del sanitario e/o della struttura in cui ha vissuto il deceduto non sempre è possibile individuarla ma la fatica premia sempre. 

Se vuoi saperne di più sulle attività dello studio “Lorello & Partners” sono qui https://www.facebook.com/marcello.lorello

 
 
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8 commenti
  1. AMALIA VENTRELLA
    AMALIA VENTRELLA dice:

    Buongiorno, una domanda mi sorge spontanea: se l’analisi del decesso fosse sbagliata cosa succederebbe? Ovviamente, non mi riferisco a lei ma ad alcuni suoi colleghi. Sono stata vittima di un errore del genere. Il mio compagno nel 2018, morì a seguito di un infarto, aveva soli 50 anni, e solo dopo alcuni mesi mi sono resa conto che sia l’autopsia e sia l’accertamento medico legali erano sbagliati. Cosa si fa in questi casi? Distinti saluti.

    Rispondi

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