La frattura del femore e il decesso
La frattura del femore e il decesso.
Un uomo, Luigi, in buone condizioni di salute, per una brusca frenata del bus su cui era condotto, cade riportando una frattura del femore, così è condotto in PS e dopo cinque giorni giunge al decesso per l’instaurarsi di complicanze correlate al trauma subìto.
Nulla possono i medici che si dimostrano all’altezza delle attese e mostrano sapienza, diligenza e prudenza nella gestione degli eventi.
Risarcita la moglie, malata, che dopo due mesi muore, i due figli, i figli dei figli, due nipoti che convivevano con il nonno, di cui egli ne aveva cura.
Lo studio Maior, di cui sono il consulente medico legale, ha ottenuto ciò che era giusto e non da tutti prevedibile….
Il soggetto in esame non ha il biglietto con sè ma la violazione del rapporto contrattuale è evidente e indipendente.
Bravi quindi gli avvocati Michele Sorrentino, Pierlorenzo Catalano, Filippo Castaldo per aver assistito con sapienza e umanità il caso di nonno Luigi e aver individuato la strategia difensiva adeguata per la richiesta di un legittimo risarcimento.
La frattura del femore e il decesso sono legati da nesso di causalità riconosciuto.
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